REGOLAMENTO

ASD KK EUR VOLLEYRegolamento Sportivo ed Etico

L’ A.S.D. KK Eur Volley è un’ associazione sportiva la cui attività prevalente è l’insegnamento e la pratica dello sport della pallavolo. L’ offerta sportiva si completa con altre discipline di cui gli associati possono disporre.
L’ associazione funziona grazie all’impegno volontario di persone animate da interesse comune verso lo sport ed i suoi valori educativi.
Il presente regolamento contiene le linee comportamentali ed etiche che tutti gli associati, atleti, genitori, allenatori e dirigenti, accettano, senza riserva alcuna, al momento dell’ iscrizione ed il cui obiettivo è di garantire agli associati il rispetto del progetto sportivo che l’associazione intende perseguire.
I principi ispiratori del regolamento si basano sui valori fondamentali dello sport: lealtà, onestà, impegno, rispetto, solidarietà, umiltà, condivisione.

Il presente regolamento è immediatamente efficace e, tutti i destinatari sono tenuti ad impegnarsi all’osservanza di tutte le disposizioni in esso contenute, condividerne i principi, gli scopi e le finalità, ed a contribuire alla loro applicazione, nonché ad assumersi le responsabilità conseguenti alla loro violazione che costituisce grave inadempienza ed è passibile delle sanzioni disciplinari previste dall’ A.S.D. KK Eur Volley.

L’ignoranza del regolamento non è giustificata e non può essere invocata a nessun effetto.

Norme generali per tutti gli Associati

  1.  Tutte le attività devono essere svolte con impegno, trasparenza, correttezza e rigore morale anche al fine di tutelare l’immagine stessa dell’ A.S.D. KK Eur Volley;
  2.  Tutti gli associati, sulla base dei principi ispiratori del presente regolamento, dovranno evitare comportamenti atti ad incidere negativamente sui rapporti interni che devono essere improntati all’osservanza dei principi di civile convivenza nel rispetto reciproco e dei diritti e delle libertà delle persone;
  3. Tutti gli associati dovranno garantire riservatezza rispetto alle informazioni di cui si viene a conoscenza ed il segreto di ufficio nelle attività di propria competenza;
  4. Nessuno può procurarsi vantaggi personali dall’ attività esercitata, se non in relazione alla propria crescita personale come individuo;
  5. Tutti gli associati, nell’esercizio delle attività e funzioni affidate devono operare con imparzialità, evitando trattamenti di favore;
  6. È espressamente vietato rilasciare dichiarazioni o esprimere giudizi che possano in qualche modo ledere l’immagine dell’ A.S.D. KK Eur Volley o essere lesivi della reputazione di altre persone, enti o associazioni.

Doveri della Società

Lo staff tecnico ed organizzativo dell’ A.S.D. KK Eur Volley si impegna ad adottare tutte le misure necessarie, dirette a facilitare la conoscenza e l’applicazione di tutte le norme contenute nel presente regolamento, ed inoltre a:

  • promuovere azioni volte a diffondere una sana cultura sportiva;
  • sostenere iniziative rivolte alla diffusione dello sport per tutti, ad ogni livello,
    favorendo l’inclusione sociale ed aiutando direttamente chi si trova in una situazione di disagio sociale;
  • mettere in condizione gli atleti di praticare sport in base al proprio livello psico-fisico, coordinativo, tecnico e di maturità caratteriale, così da metterli nella condizione di poter affrontare il giusto grado di difficoltà, con l’obiettivo finale della crescita individuale;
  • astenersi da qualsiasi condotta atta ad arrecare pregiudizio alla salute degli atleti,
    soprattutto bambini, garantendo che la salute, la sicurezza ed il benessere psico-fisico assumano un ruolo primario.

Norme per i Dirigenti e i Collaboratori

Il Dirigente rappresenta l’ Associazione nei confronti degli altri enti.

a) Deve tenere un comportamento esemplare, contribuendo a diffondere la cultura del fair play ed il rispetto degli avversari, apprezzando le buone giocate della propria squadra e della squadra concorrente;
b) esalta lo spirito di squadra evidenziando come l’impegno e la prestazione abbiano
priorità rispetto al risultato;
c) aiuta a creare un ambiente sicuro, familiare e accogliente all’esercizio dello sport;
d) sprona e riconosce il valore del volontariato;
e) controlla le reazioni personali e dove possibile quelle degli altri associati e dei propri familiari;
f) non critica l’arbitro ma evidenzia l’importanza della sua figura per lo svolgimento
della gara, assistendolo per il tempo di permanenza presso le strutture dell’ A.S.D. KK Eur Volley;

Norme per i Tecnici

Il tecnico ha l’obiettivo di addestrare gli atleti, sviluppando la loro crescita individuale ed al contempo evidenziare l’importanza dello sport di squadra e del collettivo.

L’allenatore è, in primis, un educatore, un modello da seguire.

I comportamenti, il linguaggio e gli atteggiamenti dell’insegnante vengono imitati dagli allievi.
E’ importante parlare in corretto italiano, non dire assolutamente parolacce e comportarsi in modo saggio e maturo. Essere sempre disponibili al confronto;

  1. In palestra arriva 10 minuti prima rispetto all’orario di inizio della lezione e va via sempre per ultimo. Mai lasciare un minorenne da solo e mai cacciarlo dalla palestra, né mandarlo solo a casa. L’allenamento deve cominciare e finire puntuale. All’inizio e alla fine di ogni allenamento si devono contare i palloni ed il resto del materiale; chiudere sempre a chiave tutte le porte delle palestre, se non deve arrivare nessun altro allenatore.
  2. Egli definisce gli obiettivi che devono essere condivisi dalla società e dagli atleti.
  3. E’ buona norma scrivere la programmazione annuale degli allenamenti, dividendola in cicli, mesocicli, microcicli, sui quali inserire le fasi di preparazione atletica, i test, la tecnica individuale, la tattica, ecc
  4. L’allenamento si prepara a casa nei minimi particolari e va scritto su di un apposito quaderno. A fine lezione si ristudierà l’allenamento, evidenziando sempre per iscritto gli esercizi ben riusciti e quelli da rivedere.
  5. L’allenamento deve essere stimolante, educativo, divertente.
  6. È buona regola che ogni allenatore vada a vedere gli allenamenti di altri istruttori e si tenga aggiornato sugli aspetti pedagogici, sociologici, psicologici, sulla preparazione atletica, sugli aspetti tecnici e tattici della pallavolo. Ricordiamoci che non si finisce mai di imparare.
  7. Ogni critica, osservazione e commento su gare, allenamenti e soprattutto sugli atleti deve essere necessariamente propositiva. È inutile e controproducente rimproverare gli atleti, grandi o piccoli che siano, semplicemente urlando e sbraitando.
  8. Se un allenamento non riesce bene oppure vi è troppa confusione, la colpa è inevitabilmente e quasi sempre dell’allenatore.
    Soprattutto i piccoli allievi possiedono una notevole energia interna: sta a noi convogliarla verso l’allenamento.
  9. La spiegazione di un esercizio deve essere veloce, concisa, e chiara. La spiegazione verbale deve essere seguita da un esempio pratico, ciò perché ogni persona ha diversi metodi d’apprendimento soprattutto visivo, auditivo e cinestesico.
  10. I problemi personali devono essere lasciati fuori dalla palestra. Gli stati d’animo positivi sono contagiosi, così come quelli negativi. E’ dunque nostro compito creare un clima sereno e stimolante in allenamento. Cerchiamo di essere sorridenti e motivati. Il tono della voce e l’espressività del volto sono di fondamentale importanza nel porsi verso gli atleti.
  11. Utilizzare il metodo della gradualità in tutto. L’allenamento non deve essere troppo pesante o difficile, né troppo leggero o semplice, ma deve sempre stimolare gli atleti portandoli, per un tempo non troppo prolungato, a confrontarsi con i loro limiti. L’attenzione posta dagli atleti ad ogni esercizio dipende da numerosi fattori ed è altamente variabile.
  12. Una parte dell’allenamento, soprattutto quella iniziale, può e deve essere svolta fuori dall’orario d’allenamento, per quanto riguarda lo stretching, la preparazione atletica, il briefing pre allenamento, ecc..
  13. Bisogna educare gli atleti all’importanza della loro presenza in gara anche se non sarà utilizzato durante l’incontro: ogni partita è un buon allenamento anche se non si entra in campo.
    Gli allenatori devono gestire il gruppo dei convocati in funzione degli obiettivi della squadra.
  14. È compito dell’allenatore valorizzare ogni giocatore in funzione dell’obiettivo del gruppo tenendo presente che al giorno d’oggi valori come altruismo, generosità, lavoro di squadra, condivisione, sono sostituiti da egoismo, egocentrismo, individualismo. Lavoriamo su questo aspetto e cerchiamo di far capire che per essere buoni atleti bisogna avere buoni valori e che quest’ultimi probabilmente si sviluppano meglio stando in panchina piuttosto che sempre in campo, titolari.
  15. Se un atleta non si presenta consecutivamente a due allenamenti senza giustificato motivo, è buona norma telefonare a casa.
  16. Inoltre, l’allenatore deve esaltare i valori etici, umani ed il fair play; comportarsi lealmente, rispettando avversari e direttore di gara; evitare atteggiamenti vessatori o esageratamente punitivi. Dedicare uguale attenzione a tutti indipendentemente dalle potenzialità individuali;
  17. Condanna ogni forma di doping, incluso l’uso di alcol e tabacco;
  18. L’allenatore non può prendere iniziative e contatti con atleti di altri sodalizi sportivi senza il benestare del Presidente dell’ Associazione, in quanto le manifestazioni dì interesse verso atleti di altre associazioni rappresenta un atto lesivo all’immagine dell’ A.S.D. KK Eur Volley;
  19. Deve indossare durante le competizioni la divisa della Società.

Compiti del Direttore Sportivo

Il direttore sportivo ha il compito dell’organizzazione generale dell’ Associazione e può coincidere con la carica di Presidente.

  • Recluta il direttore tecnico e gli allenatori;
  • Aiuta il direttore tecnico nel coordinamento degli allenatori;
  • Ha gli stessi doveri dei dirigenti;
  • Cura i rapporti tra gli associati;
  • Gestisce direttamente o per persona rappresentante i trasferimenti degli atleti in entrata ed uscita dalla Società;
  • Investe i dirigenti e i collaboratori di specifiche deleghe.

Compiti del Direttore Tecnico

Il Direttore tecnico è il “capo” degli allenatori:

  • Decide assieme al direttore sportivo, gli obiettivi tecnici e i modelli prestazionali di ogni singolo gruppo;
  • Coordina il lavoro degli allenatori, promuovendo riunioni ricorrenti sull’aggiornamento tecnico e l’andamento generale dei vari gruppi sportivi;
  • Presenzia attivamente agli allenamenti, soprattutto dei gruppi agonistici;
  • Cura, di concerto con gli allenatori, la crescita tecnica degli atleti;
  • Può intervenire in gara, lì dove lo ritenga necessario;
  • Cura, la crescita individuale di ogni singolo allenatore, controllandone l’operato in palestra;
  • Ha gli stessi doveri dei dirigenti.

Norme per gli Atleti

Gli atleti sono il cuore dell’ Associazione.

Devono perseguire il loro successo personale nel rispetto dei principi di solidarietà e di tutti i positivi valori enunciati nel presente regolamento, soprattutto la lealtà, giocando in campo ad armi pari senza espedienti, trucchi o cattiverie; il rispetto, verso i giocatori, gli allenatori, lo staff della propria squadra, gli avversari, il direttore di gara ed il pubblico; l’agonismo, dando sempre
il massimo per ottenere il miglior risultato.
In particolare gli atleti devono impegnarsi a:

  • onorare lo sport e le sue regole attraverso la competizione corretta, impegnandosi sempre al meglio delle loro possibilità psicofisiche comportandosi sempre e comunque secondo i principi di lealtà e correttezza;
  • rifiutare ogni forma di doping;
  • ad astenersi da qualsiasi condotta suscettibile di ledere l’integrità fisica e/o morale degli avversari, a rispettare gli stessi, i loro staff tecnici e dirigenziali, anche attraverso opere di sensibilizzazione del pubblico, durante le manifestazioni sportive, al rispetto degli atleti, delle squadre avversarie e dei relativi sostenitori;
  • ad adoperarsi per concorrere all’ottenimento degli obiettivi comuni e formare un corretto spirito di squadra, accettando il ruolo attribuito dall’allenatore e le consegne affidate;
  • a rispettare i giudici di gara, nella certezza che ogni decisione è presa in buona fede ed obiettivamente;
  • ad astenersi dall’esprimere pubblicamente giudizi lesivi della reputazione dell’immagine e dignità personale di altri individui o organismi operanti nell’ordinamento sportivo, ivi compresa l’ A.S.D. KK Eur Volley;
  • a rendersi disponibili a partecipare ad ogni iniziativa societaria volta alla promozione dello sport, dei suoi valori e principi etici, o comunque con finalità di carattere sociale ed educativo;
  • frequentare con costanza gli allenamenti, rispettando gli orari, le regole e impegnandosi al massimo. In occasione degli allenamenti e delle gare bisogna presentarsi in campo almeno 10 minuti prima. Eventuali assenze, ritardi o uscite anticipate devono essere concordate e comunicate all’ allenatore con congruo anticipo, fermo restando che le assenze non dovranno essere tali da compromettere il percorso formativo. Qualora ciò si verificasse la società si
    riserva di adottare adeguati provvedimenti disciplinari. Quando si attende l’inizio
    dell’allenamento non si fa confusione e i cellulari dovranno essere spenti e lasciati in borsa;
  • in caso di impegni personali (compleanni, gite, ecc.) l’atleta deve ricordarsi di dare sempre la priorità all’impegno preso con la società, in quanto la mancanza danneggia il lavoro del gruppo.
    Per esigenze particolari ogni atleta potrà concordare con il proprio allenatore le modalità di assenza. È’ parere dell’ A.S.D. KK Eur Volley, dettato dall’esperienza, che l’attività sportiva possa essere svolta al meglio parallelamente ad un buon rendimento scolastico, in quanto 2 attività formative complementari e non sostitute. In caso di problemi di studio, bisogna far presente la problematica all’allenatore in modo che possa aiutarvi;
  • avere cura della divisa societaria, che dovrà essere indossata in ogni occasione ufficiale e quando richiesto dalla società;
  • avere cura delle attrezzature messe a disposizione dalla società;
  • essere in regola con la consegna del certificato medico sportivo, in assenza del quale non potrà svolgere nessuna attività sportiva e produrre nei tempi debiti tutta la documentazione necessaria;
  • in caso di infortunio, è obbligatorio comunicarlo tempestivamente alla società al fine di permettere la stessa di attivare, se necessaria, la procedura assicurativa nei tempi e nei modi previsti dalla Fipav o dagli Enti di promozione sportiva.

Vincolo Atleta

Solo per il settore agonistico e gli atleti tesserati con la Fipav

Con l’iscrizione alle attività per la stagione sportiva si stabilisce un vincolo tra la società e gli atleti con le modalità stabilite dalla Federazione Italiana Pallavolo (Fipav).
Il vincolo Fipav è annuale fino al compimento del 13° anno d’età.
Dopo il 13° anno, il vincolo ha durata fino al 24° anno d’età. Dopo il 24° anno ha durata quinquennale. Tale vincolo è stabilito dal Regolamento Fipav e non è opzionale per le società affiliate. Il vincolo è stato costituito per dar modo alle società di programmare con serietà e responsabilità le attività nel tempo e rappresenta quindi una tutela per il gruppo sportivo e la società stessa.

Lo scioglimento del vincolo può avvenire nei casi previsti dal regolamento Fipav.
L’ A.S.D. KK Eur Volley investe notevoli risorse economiche sul settore agonistico giovanile, garantendo agli atleti un percorso formativo di alta qualità sotto il punta vista tecnico, logistico e organizzativo.
Le quote di partecipazione ai suddetti corsi coprono solo una minima parte dei
costi sostenuti dalla società per la formazione degli atleti.
Per l’intera durata del vincolo è tassativamente vietato alle atlete la partecipazione a qualsiasi tipo di attività sportiva (agonistica e non) presso altre associazioni sportive. La mancata osservazione di tale divieto, oltre a far decadere l’ A.S.D. KK Eur Volley da ogni eventuale responsabilità in caso d’infortunio dell’atleta, comporta l’applicazione delle sanzioni previste dal regolamento Fipav.
Qualora un atleta manifesti la volontà di svincolarsi, la società provvederà al traferimento a titolo provvisorio o definitivo secondo le procedure e tempistiche previste dalla Fipav e secondo la valutazione del Consiglio Direttivo previa richiesta scritta da parte della società interessata alle prestazioni dell’atleta.
In caso di trasferimento l’ associazione potrà richedere alla società destinataria un “premio d’addestramento” quantificabile in base alla categoria di destinazione e che possa coprire anche se solo parzialmente i costi sostenuti dall’associazione per formare
l’atleta.

Norme per i Genitori

I Genitori sono una risorsa fondamentale per l’associazione ed in considerazione del loro ruolo di educatori e primi insegnanti delle regole di comportamento, nell’ottica di una crescita dei loro figli in un ambiente sano nel segno di un’ autentica cultura dello sport, si impegnano a:

  • Apprezzare gli sforzi e le prestazioni e non i risultati;
  • Ricordarsi che gli errori fanno parte del processo di apprendimento;
  • Lasciare che i giocatori giochino senza pressioni psicologiche. Ognuno ha un proprio ruolo:
    l’allenatore allena, l’arbitro arbitra, tu divertiti sostenendo la squadra, senza pensare ai consigli tecnici e godendoti la partita;
  • Educare il proprio figlio al rispetto dell’allenatore; sii il primo a non interferire nelle sue scelte e a non criticarle;
  • Insegnare al proprio figlio lo spirito di squadra: il compagno che sbaglia va sostenuto e non rimproverato o messo in ridicolo. La panchina non è una sconfitta, ma un alto momento formativo e punto di partenza perché per essere atleti bisogna saper stare in panchina a disposizione della squadra, con la convinzione che l’impegno in allenamento premia sempre e che presto ci sarà occasione per scendere in campo;
  • Rispettare le decisioni degli arbitri e insegnare al proprio figlio a fare lo stesso;
  • Essere un buono sportivo, apprezzando le buone giocate indipendentemente dal fatto che siano state realizzate dalla tua squadra o dall’avversario;
  • Non suscitare nel proprio figlio aspettative sproporzionate alle loro possibilità;
  • Tifare per la propria squadra e non tifare contro gli avversari, tenendo un comportamento corretto e coerente con i principi di lealtà sportiva, evitando atteggiamenti lesivi dell’immagine della società che possano portare la stessa a subire eventuali provvedimenti disciplinari o ammende;
  • Non disturbare in occasione di gare o allenamenti, come parlare ad alta voce in palestra;
  • Partecipare, ove possibile, a le manifestazioni della società, in quanto esse vengono organizzate ad esclusivo vantaggio dei ragazzi. Ogni genitore dovrà rendersi disponibile con i propri mezzi per accompagnare le atlete nelle trasferte di campionato durante l’anno agonistico;
  • A produrre la documentazione necessaria all’iscrizione del proprio figlio e a saldare puntualmente le quote di partecipazione secondo le scadenze concordate;
  • A produrre la certificazione medica di idoneità sportiva, senza la quale il proprio figlio non potrà prendere parte alle attività;
  • A comunicare alla società eventuali patologie dell’atlete, di qualsiasi natura. La società garantisce la tutela della privacy;
  • A prelevare, a fine allenamento o gara, il proprio figlio all’interno della palestra e di comunicare all’allenatore se a fine allenamento viene una persona diversa a compiere la mansione.